Dall’inizio della primavera 2023, la problematica dell’overtourism ha acquisito un’importanza crescente nel discorso pubblico. Questo fenomeno, che indica un’elevata concentrazione di visitatori in specifiche destinazioni, ha particolarmente colpito luoghi storici e culturali come Venezia, Firenze e Roma.
Media tradizionali e piattaforme digitali hanno ampiamente diffuso immagini di strade storiche, tipiche di queste città, affollate di turisti. Queste rappresentazioni hanno innescato intense reazioni sui social media, spesso tingendosi di toni di indignazione e, in alcuni casi, di aperta avversione verso i turisti. Per altro, alla percezione di carattere generale e onnicomprensiva, si aggiunge una scelta di linguaggio con una semantica per cui il turista sembra un alieno, un’entità remota, di cui non si conosce l’identità e ciò che lo muove a visitare un luogo. Si potrebbe, al proposito, suggerire una terminologia più inclusiva, riferendosi ai visitatori come “ospiti”, promuovendo così una cultura di accoglienza e di comprensione reciproca.
Il turismo, con le sue dinamiche e peculiarità, inevitabilmente porta a momenti di elevata affluenza in specifiche aree. Tuttavia, eventi puntuali possono assumere una risonanza tale da diventare rappresentativi di una problematica più estesa. Così, l’affollamento in punti nevralgici come Venezia o le aree monumentali di Roma e Firenze ha portato a una percezione generalizzata del fenomeno, estendendolo a ogni angolo di rilievo culturale o storico, finendo poi con l’includere anche le destinazioni balneari. Di fronte a questa situazione emerge una problematica di riconfigurazione della narrativa del turismo. Un settore che ha tradizionalmente promosso la connessione culturale e generato significativi benefici economici ora rischia di essere percepito come una minaccia per l’integrità delle città e la qualità della vita dei residenti. Questa percezione distorta potrebbe avere gravi ripercussioni sulle economie locali, in particolare per quelle città e piccoli centri che dipendono fortemente dal turismo.
Questo Report, con una particolare attenzione alla regione del Veneto, intende analizzare in dettaglio le dinamiche dell’overtourism. Obiettivo principale è identificare criteri chiari per definire l’”eccesso” di affluenza turistica, stabilendo indicatori tangibili e comprendendo le circostanze e modalità con cui si manifesta. S’intende, inoltre, investigare le cause profonde dell’overtourism, superando interpretazioni superficiali, e fornire raccomandazioni concrete per una gestione sostenibile e rispettosa dei flussi turistici.