Come realizzare una camera che piace, che si vende bene, facile da gestire, che dura nel tempo e con il giusto prezzo?
Trovare una risposta a questa domanda oggi non è facile per tanti motivi, dalla continua evoluzione delle aspettative dei clienti a quella del concetto stesso di soggiorno, che oggi ruota intorno al tema dell’esperienza. Un’esperienza di cui la camera è l’elemento centrale, il luogo dell’hotel in cui l’ospite sperimenta al livello più intimo le “vibrazioni” che la location gli trasmette. E che devono perciò riuscire a toccare tutte le corde dei suoi bisogni profondi: sicurezza, per sentirsi protetto, importanza, per sentirsi speciali, connessione, per sentirsi in relazione con il luogo, crescita, per ampliare le sue esperienze emotive e intellettuali.
Un buon progetto deve essere capace di interpretarli e tradurli in soluzioni, e questo significa ricostruire il percorso cognitivo ed emozionale che porta l’ospite a scegliere una camera, un percorso fatto di stimoli istintivi come l’apprezzamento estetico, comportamentali come la percezione di trovarsi in spazi confortevoli e fruibili, e razionali come la valutazione del costo. Difficile? Senz’altro, ma ci sono regole per orientarsi in questa complessità e sviluppare un progetto d’interni capace di trovare le risposte giuste a questi stimoli. A partire dai più immediati, che colpiscono gli occhi e quindi l’immaginazione, quelli estetici. Una camera, quindi, deve essere innanzitutto bella, perché la bellezza influisce anche sulla percezione degli spazi, e difficilmente sembrerà piccola, scomoda e poco funzionale se esteticamente curata. Una cura che oggi può avere un costo limitato: il design è sempre più “democratico”, e anche elementi d’arredo e complementi dalle linee ricercate spesso hanno un costo accessibile grazie alle infinite possibilità offerte dal contract alberghiero.
Altro ingrediente fondamentale è l’originalità, che può tradursi sia nella ricerca di elementi non convenzionali come nella capacità di mixare stili e linguaggi diversi, alla ricerca di quell’effetto wow che oggi non è più un optional ma qualcosa che l’ospite si aspetta, anzi pretende. Il tutto senza tralasciare la funzionalità! Ovviamente tutto questo ha un costo per gli hotelier, perciò è importante scegliere bene: da materiali esteticamente pregevoli – ma anche idonei al mondo dell’ospitalità – ad arredi in grado di integrare più funzioni. E sotto questo aspetto il mondo del contract offre oggi una straordinaria varietà di opzioni, eccellenti per valore estetico, funzionalità e durata. Per interpretare le aspettative degli ospiti, di oggi e di domani.